tag:blogger.com,1999:blog-11445995.post6035766977966586143..comments2022-09-06T11:37:27.660+02:00Comments on La voce dal vicolo: Risposta aperta a RagioneimmaginazioneLa voce dal vicolohttp://www.blogger.com/profile/04078305788912375439noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-11445995.post-16824581388224515572009-05-31T09:54:21.543+02:002009-05-31T09:54:21.543+02:00Caro Giulio,
grazie per la risposta, ma sono anco...Caro Giulio,<br /><br />grazie per la risposta, ma sono ancora meno d'accordo di prima. E' precisamente l'abbandono terapeutico quello che rimuove la morte dalla nostra attenzione. Non so poi se lo sviluppo della scienza medica abbia effettivamente portato a modificare eventi come la nascita e la morte, o non ci abbia dato semplicemente l'illusione di padroneggiarli.<br />Se mai, per come la vedo io, ha portato a un maggiore arbitrio dell'uomo sull'uomo.<br />Abbiamo maggiore libertà, certo, ma un grado di responsabilità molto minore. E' notizia di questi giorni che nella "civilissima" Svezia è stato tacitamente ammesso il principio dell'aborto selettivo se il sesso del nascituro non è quello desiderato. Che cosa è questo se non eugenetica della peggiore specie?<br />Direi che i principi sui quali si può decidere sono quelli dell'evidenza, e qui è importante l'alleanza terapeutica tra il medico e il paziente, che invece il sedicente "testamento biologico" vuole togliere di mezzo per sostituirla con l'arbitrio del malato, per giunta molto prima che una situazione di effettiva incurabilità si sia verificata. Poi, scusami, non vedo come una colpa il fatto che la speranza di vita non venga abbandonata facilmente... ma sta' tranquillo, già su Radio 24 sentivo dei medici che si sforzavano di persuadere "amichevolmente" i pazienti terminali che la loro esistenza ormai era superflua, e che sarebbe stato un atto di grande "altruismo" acconsentire a essere tolti di mezzo.<br />Il "senso comune" o il "buon senso condiviso dal popolo" io l'ho visto nel dolore e nello sgomento per l'assassinio premeditato di Eluana Englaro, nello spontaneo minuto di silenzio in parlamento, nel non rassegnarsi semplicemente a morire ma nella ricerca di un senso a tutto quello che accade, morte compresa. <br />Sai meglio di me che Vico identificava nelle nozze, nei tribunali e nei riti funebri i tre segni di una civiltà umana. Abbiamo corrotto la giustizia, svilito il matrimonio e privata di senso la morte. Possiamo ancora definirci esseri umani, a queste condizioni?La voce dal vicolohttps://www.blogger.com/profile/04078305788912375439noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-11445995.post-40812702201790391432009-05-30T17:53:48.512+02:002009-05-30T17:53:48.512+02:00Ciao Giovanni,
Dire che tutti sono destinati all...Ciao Giovanni, <br /> Dire che tutti sono destinati alla morte, può sembrare banale, ma è un evento che non si può eludere, e che tuttavia spesso si vuole rimuovere dalla nostra attenzione...<br /> Non ritengo affatto che aver presente tale verità sia un'apologia dell'abbandono terapeutico, anzi potrebbe fare amare di più il dono della vita, e quindi rispettarla in sé stessi e negli altri.<br /> Né è mia intenzione mettere in discussione la dottrina della Chiesa. <br /> La mia è una semplice riflessione sulla conoscenza, che vedo strettamente connessa con la libertà e la responsabilità. <br /> Lo sviluppo della scienza medica sta svelando e quindi modificando alcuni momenti significativi della vita, soprattutto la nascita e la morte. Tale incremento di conoscenza ci pone necessariamente difronte ad una maggiore libertà e conseguentemente ad un'ulteriore responsabilità. <br /> Anche la Chiesa nell'art 2278 del Catechismo, da te citato, afferma che il paziente o coloro che ne hanno legalmente il diritto devono prendere la decisione di interrompere le procedure mediche... affermazione che nessuno avrebbe espresso non molto tempo addietro. <br /> Quando devono decidere e su quali principio possono decidere? Io, banalmente affermavo nel mio post, quando si perde la speranza, ovvero quando non si intravedono cure efficaci che possono offrire delle possibilità accettabili di vita. (In realtà la speranza di vita non viene meno facilmente) <br /> Scusami se sono banale, ma nella “banalità” spesso vedo il senso comune o il buon senso condiviso dal popolo. <br /> A presto, Giulio.Giuliohttps://www.blogger.com/profile/09162592521397437350noreply@blogger.com