domenica 17 gennaio 2016

Via la Croce, ecco a voi il flipper!

Nelle sue rubriche dedicate alle "stranezze", non di rado La Settimana Enigmistica pubblica le storie bizzarre di preti (per lo piu` pastori protestanti inglesi o americani) che pur di attirare i fedeli attrezzano la chiesa coi biliardini, si esibiscono come funamboli o cantanti, raccontano barzellette su Gesu` per divertire e intrattenere la propria congregazione (1).

Leggo sempre episodi del genere con un senso di pena e di disagio (2). Quel che dovrebbe essere un Mistero, la storia piu' grande mai raccontata, la speranza piu' grande mai data agli uomini, banalizzato come un fenomeno da baraccone degno tutt'al piu` della curiosita' oziosa e divertita di una rivista di evasione... 

Quanto siano efficaci questi sistemi e` facile immaginare, non e` il caso di ripeterlo qui. L'equivoco di fondo (che nasce probabilmente a monte, da un errore assai più grave nella formazione di questi sacerdoti e/o pastori) e` duplice: da un lato credere nella propria bravura e dunque concentrare l'attenzione su di se' distogliendola da Cristo; dall'altro offrire al loro "pubblico" quello che già trova comodamente dappertutto. Perché si dovrebbe  andare in chiesa se i predicozzi inflazionati sulla bontà, la tolleranza, l'accoglienza si possono ascoltare ogni giorno da tutti i pulpiti laici? Perché il cuore dovrebbe commuoversi se il sacerdote insiste più sul riscaldamento globale che non sulla nascita o la passione di Gesù? Abbiamo cosi paura del silenzio e della preghiera che ci affidiamo alle battute di un comico à la page nell'illusione di essere "rivoluzionari" e "originali"? Che cosa e` più importante, essere originali o essere veri? Ci siamo dimenticati dell'ammonimento di Cristo sul sale della terra che perde il suo sapore (Mt 5, 13)?

Queste considerazioni trovano una puntuale e amara conferma dai numeri costantemente in calo dei partecipanti alle udienze papali e ancor più di coloro che frequentano la Messa domenicale. Della confessione poi è meglio non parlare. Non si tratta solo di apatia ma peggio ancora di distanza tra gli esseri umani, un disinteresse sostanziale al destino dell'altro e ancora più a fondo la perdita della Speranza. Chi ricorre a queste iniziative non riconosce più di essere uno strumento inadeguato e che in realtà colui che opera è un Altro. La conversione comincia innanzitutto da noi stessi, non dalle nostre iniziative più o meno "originali". Altrimenti l'interesse della gente cesserà nel momento preciso in cui cesserà la novità.

Giovanni Romano

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1. Dimenticando pero` di citare l'umorismo di Gesu` vedi ad esempio il capitolo 6 del Vangelo di San Matteo quando Gesù traccia un ritratto decisamente satirico degli ipocriti con le facce lunghe che fanno finta di digiunare o strombazzano le proprie elemosine.

2. Per strana coincidenza, appena tre giorni fa La Settimana Enigmistica (n.4373 del 14 gennaio 2016) ha pubblicato  a pag. 4 un ennesimo esempio di queste bizzarrie: un reverendo statunitense ha scommesso di pagare il tatuaggio a tutti coloro che si fossero fatti incidere sulla pelle il logo della sua parrocchia. Con questa sconsiderata iniziativa si è trovato sommerso da almeno una ventina di fatture piuttosto salate, e altri sono già in coda...