domenica 20 maggio 2007

Non basta più essere brave persone...

Bisogna essere anche consapevoli. Qualche giorno fa ho ricevuto, da una mailing list diocesana, una comunicazione che sprizzava giubilo da tutti i pori: i cristiani manifestavano "insieme per l'Europa". Sant'Egidio, i Focolarini, cattolici assortiti e poi protestanti, ebrei, musulmani. Tutti insieme europeisticamente.

La manifestazione non è sbagliata in sé. Effettivamente, "E' più che mai necessario superare i pregiudizi, i nazionalismi, le ferite storiche che l'Europa si trascina dalle guerre di religione in poi", come era scritto nella presentazione. Il guaio è che per raggiungere questo nobile scopo tanti cristiani -troppi- sono disposti a chiudere gli occhi davanti alla politica apertamente cristofoba dell'UE. Abbiamo già dimenticato come fu trattato Buttiglione? Abbiamo dimenticato che pochi giorni fa l'Europarlamento ha autorizzato la fabbricazione di medicinali prodotti con la distruzione sperimentale di embrioni umani (per evitare sofferenze agli animali!). Abbiamo dimenticato il colpo di mano che l'Europarlamento stava per tentare contro Mons. Bagnasco?

Europa sì, ma delle radici cristiane, non dell'agnosticismo e dell'apostasia. Europa sì, ma dei popoli, non dei regolamenti sulla curvatura delle banane. Europa sì, ma della storia, non dell'utopia. Europa, non solo UE. Ben venga la "Giornata per l'Europa" se servirà a ridestare la coscienza e l'identità dei cristiani (ma sinceramente ne dubito). Altrimenti si sarà trattato di una manifestazione non solo inutile ma addirittura controproducente, buona a farci fare per l'ennesima volta la figura degli utili idioti.

Giovanni Romano

Nessun commento: