mercoledì 7 marzo 2012

La bella, semplice preghiera di Lucio Dalla


L’ultima preghiera di Lucio Dalla per S. Antonio: ”Convinto e sedotto religiosamente dalla presenza di Gesù e di S. Antonio, affido loro la mia anima, la mia vita, il mio lavoro nell’umile speranza di essere perdonato dai miei peccati ed avvicinato alla loro luce” (Padova, archivio basilica del santo).
Tra tanti cantanti e cantautori, Lucio Dalla era uno dei pochissimi che si possono chiamare musicisti e poeti. C'è una distanza spirituale abissale tra la sua umiltà e Pavarotti che ebbe a dire testualmente, riguardo alla sua condotta molto disinvolta che l'aveva indotto ad abbandonare la propria famiglia: "Sono sicuro che Dio mi perdona".

Dimenticando che la presunzione di venire salvato indipendentemente dalle proprie azioni è uno dei peccati capitali contro lo Spirito Santo.

Giovanni Romano

3 commenti:

Aria ha detto...

Dopo tanto chiasso e critiche varie ecco finalmente in poche parole la grandezza e l' umanità di un uomo poeta, che sa cogliere nell' Umiltà la Verità Eterna! Grazie per questo post bellissimo e per il tuo blog che trovo interessantissimo!!!!

La voce dal vicolo ha detto...

Dopo tanti anni di fatica oscura finalmente un bel complimento! Ma forse il segreto era appunto non mollare mai, anche quando nessuno mi leggeva.

Sì, mi è piaciuta molto la preghiera umile di Dalla, che come tutti si è riconosciuto peccatore. Sono stato polemico contro Pavarotti, ma la sua leggerezza e la sua presunzione mi avevano dato veramente fastidio.

Aria ha detto...

Assolutamente non mollare mai! Ci sono in rete tantissimi che scrivono cose vuote, insensate... e purtroppo sono anche letti e seguiti.
Ci voglio blog come il tuo per cercare di bilanciare un pò! Mi auguro che non ti stancherai mai!
Su Pavarotti concordo, bisogna stare molto attenti alla superbia, hai fatto benissimo a porre il confronto!