venerdì 14 dicembre 2007

Per le Maldive islamiche le donne non contano. E il TG1 tiene bordone.



Oggi il TG1 ha riportato sia nell'edizione delle 13,30 che in quella delle 20,00 la notizia dello stupro subito da una turista italiana alle Maldive. Il lato sconcertante della vicenda è che quando si è rivolta alle autorità di polizia locali, la donna si è sentita rispondere che nelle Isole Maldive lo stupro non è considerato reato, a meno che il colpevole non venga colto in flagrante con la testimonianza di almeno due uomini, o quattro donne.

Chi conosce anche superficialmente il diritto islamico sa che questa è una delle prescrizioni della
sharia, in cui la donna conta esattamente la metà dell'uomo. Ancora più sconcertante è il silenzio completo su questo dettaglio rivelatore. Né il giornalista intervistatore e nemmeno la donna (adeguatamente catechizzata, presumo) hanno accennato che le Maldive, al di là della vetrina turistica, sono uno stato dove il fondamentalismo islamico sta prendendo sempre più piede, nelle sue forme più rigide e inumane.


Io non credo che in tutti i paesi a maggioranza islamica viga questo stesso principio, ma se si vuole davvero porre rimedio a questa situazione la peggior cosa che si può fare è mantenere un pavido silenzio sulle sue vere cause.

Giovanni Romano

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