Forse è un caso che il viaggio a Cuba del Card. Bertone si svolga in piena coincidenza con l'abbandono del potere da parte di Fidel Castro. A me sembra tuttavia che, quanto meno nei toni e nel rilievo quasi papale che ha assunto, la visita faccia parte di un piano consapevole di "reconquista cattolica" di Cuba.
Prima di tutto, il fatto stesso che il viaggio è stato possibile dimostra un netto cambiamento del clima nelle relazioni. Alla lunga freddezza seguita dopo la visita di Giovanni Paolo II, ora che il regime si sta indebolendo (nessuno può pensare seriamente che Raul Castro rappresenti una soluzione valida o di lunga durata), la Chiesa cerca di riguadagnare l'egemonia più importante, quella culturale.
In un certo senso, la strategia del Vaticano è quella di ricreare un bastione cattolico alle porte degli USA. E' un gioco terribilmente serio, perché gli Stati Uniti non hanno mai tollerato uno stato cattolico nella loro sfera d’influenza. Basti pensare a come sono nati gli stati sudamericani, o a come sono stati trattati i cattolici messicani, oppure al nervosismo statunitense di fronte alla prospettiva di un Québec indipendente, sia pure composto da cattolici ormai completamente "normalizzati" secondo il modello liberal. Basti pensare anche alla pesante penetrazione delle sette e delle denominazioni protestanti in Sudamerica, abbondantemente foraggiate dalle loro organizazioni nordamericane.
Per questo non stupisce che a Cuba il Card. Bertone non abbia parlato esplicitamente di libertà ma di famiglia e di vita, quasi a costruire in anticipo un bastione contro il secolarismo prossimo venturo. La libertà probabilmente arriverà comunque a Cuba, speriamo tra non molto. Quel che veramente interessa alla Chiesa in questo momento è l'uso responsabile di questa libertà. Nei discorsi di Bertone pro vita e pro famiglia, non c’è soltanto una polemica indiretta con gli USA, ma anche un attacco esplicito e diretto al regime cubano, che ha fatto per molto tempo dell’aborto libero uno dei suoi capisaldi.
La Chiesa ha intuito che la vera libertà di Cuba passa attraverso la ricostruzione di un tessuto umano che viene prima della politica. I discorsi del Cardinale Bertone, non che essere astratti, sono quanto di più concreto in questo momento si possa offrire ai cubani e alle loro speranze di libertà.
Giovanni Romano