In a
particularly disgusting display of politically correct cowardice, the
BBC labeled the victims of the latest Boko Haram's attack in the
north of Nigeria as "non-muslims" instead of "Christians".
It is deeply
offensive for the victims to be defined in such a negative,
nonexistent way, as they were something less than Muslims, people
deprived of their faith, their identity, their faces.
Why such a
reticence about telling the truth? The answer lies undoubtely in the
ever increasing (and menacing) Muslim presence in the UK, which is
gaining control of the media and of the BBC itself. Besides, the
spread of secularism among the British themselves is to blame, what
George Orwell described as the "frozen disgust" in hearing
the word "God". Being Christian and believe in Christ has
become unbecoming and embarrassing, something to be censored and silenced as
much as possible.
Telling the
truth, so it seems, might unleash a clash of civilizations which is
brewing under the surface, however vehemently the media are trying to
conceal it.
But cowardice
has never averted a single conflict, quite the contrary. It emboldens
the bullies and weakens the resistence against evil. Muslims all over
the world will feel encouraged to attack and kill "non-Muslims"
everywhere with a fair certainty of moral impunity, since their
victims are deprived of the right to their religious identity, like
being killed twice.
BBC's stance
is not only coward but racist as well: perhaps unwittingly, the
British media have repeated literally the segregation against
non-Muslims along the motorway to Mecca (see picture). Is that
segregation and slavery the fate awaiting us in Europe, with the
complicity of BBC's political correctness?
Giovanni Romano
TRADUZIONE:
L'IPOCRISIA
ASSOLUTA DELLA BBC SUI "NON-MUSULMANI"
In una
dimostrazione particolarmente disgustosa di codardia politicamente
corretta, la BBC ha definito le vittime dell'ultimo attacco di Boko
Haram nel nord della Nigeria semplicemente come "non-musulmani"
anziché "cristiani".
È
profondamente offensivo per le vittime venire definite a partire da
un negativo, come se non esistessero, come se fossero qualcosa di
meno dei musulmani, persone private della loro fede, della loro
identità, dei loro volti.
Perché una
tale reticenza nel dire la verità? La risposta è da cercare
indubbiamente nella presenza sempre crescente (e minacciosa) dei
musulmani nel Regno Unito, che sta prendendo il controllo dei media e
della stessa BBC. Inoltre, è da imputare la diffusione del
secolarismo tra gli stessi inglesi, quello che George Orwell definì
"il raggelato disgusto" a sentir nominare la parola "Dio".
Essere cristiano e credere in Cristo è diventato inappropriato e
imbarazzante, qualcosa da censurare e mettere a tacere il più
possibile.
Dire la
verità, a quanto pare, potrebbe scatenare uno scontro di civiltà
che cova sotto la cenere, per quanto i media stiano cercando di
nasconderlo con veemenza.
Ma la
codardia non ha mai evitato nessun conflitto, piuttosto il contrario.
Incoraggia i prepotenti e indebolisce la resistenza contro il male. I
musulmani di tutto il mondo si sentiranno incoraggiati ad attaccare e
uccidere dappertutto i "non-musulmani" con una dicreta
certezza di impunità morale, dal momento che le loro vittime vengono
private del diritto alla loro indentità religiosa, come essere
uccisi due volte.
L'atteggiamento
della BBC non è solo codardo ma anche razzista: forse
inconsapevolmente, i media britannici hanno ripetuto alla lettera la
segregazione contro i non-musulmani sull'autostrada che conduce alla
Mecca (vedi foto). Questa segregazione e questa schiavitù sono forse
il destino che ci attende in Europa, con la complicità della
politicamente corretta BBC?