venerdì 10 ottobre 2008

L'ipocrisia "politically correct" di Vnunet


Il sito Vnunet riporta la notiza che un hacker ha violato -e dopo se ne è apertamente vantato- la posta elettronica privata di Sarah Palin e l'ha pubblicata sul Web. Pare che il tizio sia un ventenne, figlio di un esponente del partito democratico, che quando è stato pizzicato dall'FBI ha immediatamente abbandonato le arie di bravaccio e adesso strilla ai quattro venti di essere innocente.

Chi sia o come si comporti quel moccioso a me non interessa più di tanto. Quello che penso degli hackers l'ho già scritto il 12 luglio del 2006. Se è lui il colpevole, si è dimostrato tanto prepotente prima di essere scoperto quanto vigliacco ora.

Quello che m'interessa veramente è la mentalità che sta dietro questi episodi di teppismo informatico e l'inqualificabile ipocrisia dei media, a seconda che la vittima sia un democratico o un repubblicano, di "sinistra" o di "destra".

Sarah Palin, con la sua difesa decisa e senza compromessi della vita e della maternità, rappresentava un obiettivo troppo ghiotto per questi sciacalli, e troppo facile per lasciarselo sfuggire. Quel che lascia disgustati non è soltanto la particolare, meschina malignità dell'aggressione contro di lei (mettere in piazza tutta la sua corrispondenza privata), ma da una parte l'indifferenza completa dei media verso di lei (fosse successo a Obama. tutto il mondo si sarebbe stracciate le vesti), e dall'altra la sghignazzata di aperto compiacimento con cui è stata riportata la notizia. Da questo punto di vista, Vnunet è un caso da manuale. Ecco come ha commentato il fattaccio:

La vera domanda da porsi non è se Kernell sia un abile hacker o no. Ma piuttosto: un candidato alla vice presidenza Usa, deve proprio affidarsi a una Web Mail commerciale per la posta elettronica? O non può usare maggiore sicurezza e accortezze, per evitare furti ai propri messaggi email?


A parte l'uso barbaro della virgola tra soggetto e verbo, l'articolo finisce per minimizzare quel che ha fatto il colpevole e accusare la vittima. Vorrei chiedere a Vnunet, se mai si degnasse di rispondere: cosa avreste detto se la Palin avesse usato una linea di comunicazione ultra-blindata e ultra-riservata, accessibile solo a pochi privilegiati? Non l'avreste forse accusata di essere un'elitaria, una snob, una riccona che viveva lontana anni luce dalla gente comune? Non è stata invece proprio la Palin a darci una lezione di democrazia, usando la stessa posta che usiamo noi, esponendosi agli stessi rischi (anzi di più, perché oggi chi non censura la propria fede e il proprio rifiuto dell'aborto si espone a essere deriso e umiliato).

Forse Sarah Palin si aspettava di vivere in un paese normale, dove anche gli avversari politici erano disposti a rispettare certe regole di correttezza. Evidentemente era chiedere troppo, specialmente ai democratici.

Giovanni Romano

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