Vorrei dedicare il post di stasera a un gruppo di coraggiosi amici cattolici, che hanno avuto il coraggio di andare controcorrente e di sfidare il politically correct che infesta anche la Chiesa. Hanno pubblicato materiale critico contro la vulgata patriottarda del Risorgimento. Hanno messo online contributi su questioni scottanti come la bioetica, critici del relativismo e della tentazione al ribasso etico che è un pericolo anche per il clero. Era un sito ricco, articolato, bello anche graficamente. Mi onoro di aver collaborato con loro, fornendo traduzioni dall'inglese e dal tedesco.
Ora il sito è stato distrutto. Gli attacchi cominciarono quando fu pubblicato uno studio che sosteneva la corresponsabilità del popolo ebreo nell'uccisione di Cristo. Immediatamente si fecero vivi gli hackers, ma non dev'essersi trattato solo di questo. Anche il sito Culturacattolica fu attaccato dagli hackers dopo aver criticato Lino Banfi per aver preso parte a quell'indegna buffonata che era "Il padre delle spose", eppure si è ripreso, e probabilmente si sarà dotato di protezioni molto più robuste. "Lo Zuavo Pontificio" invece è crollato definitivamente, e questo mi fa pensare che anche alcuni ambienti ecclesiali abbiano fatto pressione perché non esistesse più.
Ma ai macellai di Internet questo non è bastato. Oltre al danno anche la beffa. Se infatti ora si digita lozuavopontificio.net ecco cosa appare:
Sarebbe interessante scoprire chi si è impadronito dell'indirizzo IP (un caso di cybersquatting? Probabile), e perché nessuna tra le autorità di controllo ha alzato un dito per impedirlo.
Una triste fine davvero per un sito bello, ben fatto, bene impostato e coraggioso. Anche se vi hanno lasciato in pasto agli sciacalli, io vi ricorderò, amici. Avete combattuto la buona battaglia. Chi vi ha distrutto non farà altro che affogare nella melma della sua meschinità e dei suoi risentimenti.
Ora il sito è stato distrutto. Gli attacchi cominciarono quando fu pubblicato uno studio che sosteneva la corresponsabilità del popolo ebreo nell'uccisione di Cristo. Immediatamente si fecero vivi gli hackers, ma non dev'essersi trattato solo di questo. Anche il sito Culturacattolica fu attaccato dagli hackers dopo aver criticato Lino Banfi per aver preso parte a quell'indegna buffonata che era "Il padre delle spose", eppure si è ripreso, e probabilmente si sarà dotato di protezioni molto più robuste. "Lo Zuavo Pontificio" invece è crollato definitivamente, e questo mi fa pensare che anche alcuni ambienti ecclesiali abbiano fatto pressione perché non esistesse più.
Ma ai macellai di Internet questo non è bastato. Oltre al danno anche la beffa. Se infatti ora si digita lozuavopontificio.net ecco cosa appare:
Sarebbe interessante scoprire chi si è impadronito dell'indirizzo IP (un caso di cybersquatting? Probabile), e perché nessuna tra le autorità di controllo ha alzato un dito per impedirlo.
Una triste fine davvero per un sito bello, ben fatto, bene impostato e coraggioso. Anche se vi hanno lasciato in pasto agli sciacalli, io vi ricorderò, amici. Avete combattuto la buona battaglia. Chi vi ha distrutto non farà altro che affogare nella melma della sua meschinità e dei suoi risentimenti.
Giovanni Romano
8 commenti:
Gentile Amico, anch'io cercavo da tempo notizie sullo Zuavo Pontificio, col quale avevo avuto occasione di iniziare una collaborazione poco prima che "sparisse" dalla Rete. Lei conosce la mail di qualcuno dei responsabili del sito, per saperne di più? La ringrazio molto e La saluto cordialmente
Paolo Deotto
paolo.deotto@libero.it
Quasi per caso ho trovato questo post cercando notizie sullo Zuavo.
Anche se non condividevo alcune loro posizioni, mi spiace che siano spariti, ed oltretutto in questo modo!
Giovanni
Condivido in pieno.
Ho scoperto tardi il sito e pensando di poterlo guardare con comodo lo avevo salvato tra i preferiti, una pagina sulla storicità di Gesù, o sulla sua divinità; purtropo ho trovato il sito caduto e ho pensato che l' autore avesse cambiato indirizzo. Apprendo che è stato fatto crollare; anche io vorrei contattare uno dei responsabili del sito per avere del materiale, anche solo per leggerlo e magari anche divulgarlo attrverso il mio Blog,l' importante è conservare, cosi quando si cade ci si rialza, anche con più èpersone di prima.
palpitum@yahoo.it
todikaion@splinder.com
Caro Armando, vorrei davvero esserti d'aiuto ma i responsabili dello Zuavo Pontificio mi hanno sempre scritto attraverso il loro sito, così che quando è stato distrutto, è andata persa anche l'email. Mi dispiace vivamente, anch'io avrei voluto ricontattarli, erano gente molto preparata.
Peccato veramente, la prossima volta che inontro cose del genere mi salvo il contenuto, l' appello rimane però in rete, quando qualcuno lo troverà, magari si farà vivo.
Grazie e approfitto per segnlare il mio Blog:
todikaion.splinder.com
Ringrazio sentitamente Giovanni Romano per aver postato queste notizie che fan luce sulla sparizione del bel sito Lo Zuavo Pontificio. Da tempo ne ricercavo le cause e in merito avevo pure scritto ad altri siti cattolici -- o presunti tali -- che, quando si degnavano di rispondere, lo facevano tra l'elusivo e l'imbarazzato, senza mai però darne spiegazione. Su questo ho pure chiesto ad Angela Pellicciari: ma, anche da lei, nulla. Comunque, per chi davvero crede in Gesù Cristo, l'importante è --- come diceva Santa Teresina del Bambin Gesù -- sentirsi, nel nostro intimo e sforzarsi d'essere nel nostro quotidiano, < uno zuavo pontificio >.
Andrea
Andrea
Per chi volesse saperlo, ho letto con molto interesse qualche articolo del sito in oggetto, ma per mia fortuna ho pensato di rippare tutto il sito (cioè copiarlo sul mio pc), tranne due o tre articoli a causa del nome troppo lungo per poter essere salvato.
Se vi può essere utile ho ancora la copia del sito (circa 60 mb compressi con winrar).
Nella pagina principale il contatto era redazione@lozuavopontificio.net ma dubito che sia attivo.
Andrea (m4r.4nd@libero.it)
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