lunedì 26 dicembre 2011

Un racconto di Natale a scacchi...


Il libro completo degli scacchi di Chicco e Porreca è una vera miniera di informazioni, dalle regole elementari alle aperture, dal mediogioco al finale, per non parlare della vastissima sezione dedicata agli studi e ai problemi.

Proprio in questa sezione, a pagina 485, è contenuto uno spettacoloso problema, ma per spiegarlo devo riassumere il “Racconto di Natale” che lo accompagna:

“Era la notte di Natale del 189... e un uomo avvolto in un grande mantello nero passeggiava nervosamente su e giù nella sala del circolo scacchistico “Icse” in Valdizeta. Di tanto in tanto guardava dalla finestra, spalancata nonostante il vento gelido. A un tratto riconobbe Babbo Natale che passava e lo sfidò a una breve partita a scacchi, una semilampo con 15 minuti a testa. Babbo Natale accettò e la sua posta furono i regali che doveva consegnare ai bambini. Fu sorteggiato il colore e a Babbo Natale toccò il nero.

I due giocarono rapidamente fino a quando si arrivò alla seguente posizione:



A questo punto l'uomo dal mantello annunciò il matto in sette mosse, ma nel momento in cui posava l'ultimo pezzo lanciò un urlo terribile e scomparve in una grande fiammata, lasciando una gran puzza di zolfo. Era naturalmente il Diavolo, che aveva cercato di derubare Babbo Natale che tanto imprudentemente si era giocato i suoi doni".

Cos'era successo, e perché Satana non aveva potuto portare a termine il suo piano?

Lo saprete se riuscirete a risolvere questo problema. Ricordatevi, è matto in sette mosse! Di nuovo auguri di Buon Natale... e di buona soluzione!

Giovanni Romano

4 commenti:

agapetòs ha detto...

A chi sta la mossa?

La voce dal vicolo ha detto...

Al Bianco. Scusami, me n'ero dimenticato.

Filius Lunae ha detto...

E' possibile avere la notazione delle mosse conclusive della partita? Avevo questo libro molti anni fa e mi farebbe piacere condividere in questo periodo natalizio. Grazie

La voce dal vicolo ha detto...

Certo! Ti ringrazio di avermelo ricordato, ora darò la soluzione.