Desta
quanto meno perplessità l'immagine della “fiaccola” usata da
Padre Antonio Spadaro nel suo intervento al Meeting di Rimini e
citata da Don Julian Carrón nella Giornata di Inizio D'Anno di
Comunione e Liberazione il 27 settembre scorso. Ecco quanto Padre
Spadaro ha dichiarato testualmente:
«La
fiaccola [...] cammina lì dove sono gli uomini, illumina quella
porzione di umanità nella quale si trova. Se l’umanità va verso
il baratro, la fiaccola va verso il baratro [non perché voglia
spingere verso di esso], cioè accompagna gli uomini nei loro
processi. Ovviamente, in questo modo magari riesce a strapparli al
baratro, facendoglielo vedere. Se tu non sei in cammino con gli
uomini, se stai fermo e dici: “La luce è qui, noi siamo la
salvezza, venite e chi non vuol venire si ammazzi pure”, ecco,
questa immagine di Chiesa non è “l’ospedale da campo” di cui
parla Francesco. Bisogna accompagnare i processi culturali e sociali,
per quanto ambigui, difficili e complessi possano essere» (A.
Spadaro in Le
periferie dell’umano,
a cura di E. Belloni e A. Savorana, in corso di pubblicazione con la
Bur).
L'immagine
suggerisce un superficiale accostamento con la colonna di fuoco che
guidò il popolo d'Israele che usciva dalla schiavitù in Egitto,
ma la differenza è radicale. La colonna di fuoco dell'Esodo guidava
gli Ebrei, non si limitava certo ad accompagnarli! Fuor di metafora,
una cosa è un popolo disposto a fidarsi di Dio e lasciarsi guidare
da Lui (trovando così la strada della propria libertà) e tutt'altro
una Chiesa che “accompagna”, o meglio rincorre un mondo
“diventato adulto” che ha comunque deciso di andare per la
propria strada.
Una
Chiesa che, nonostante tutti i discorsi sull'”uscire” e sulle
“periferie esistenziali” ha di fatto rinunciato a indicare la
strada, forse perché essa stessa ha smarrito la fede e l'ha
sostituita con una filantropia generica e buonista, come già aveva
rilevato il Cardinale Ratzinger in Rapporto sulla Fede.
Per
questo l'immagine usata da Padre Spadaro mi sembra gravemente ambigua
e fuorviante, specialmente nel momento attuale in cui il Sinodo sulla
famiglia rischia di partorire esiti che si possono soltanto definire
angosciosi.
Giovanni
Romano
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