mercoledì 8 ottobre 2014

La colonna di fuoco e la fiaccola di Padre Spadaro

Desta quanto meno perplessità l'immagine della “fiaccola” usata da Padre Antonio Spadaro nel suo intervento al Meeting di Rimini e citata da Don Julian Carrón nella Giornata di Inizio D'Anno di Comunione e Liberazione il 27 settembre scorso. Ecco quanto Padre Spadaro ha dichiarato testualmente:

«La fiaccola [...] cammina lì dove sono gli uomini, illumina quella porzione di umanità nella quale si trova. Se l’umanità va verso il baratro, la fiaccola va verso il baratro [non perché voglia spingere verso di esso], cioè accompagna gli uomini nei loro processi. Ovviamente, in questo modo magari riesce a strapparli al baratro, facendoglielo vedere. Se tu non sei in cammino con gli uomini, se stai fermo e dici: “La luce è qui, noi siamo la salvezza, venite e chi non vuol venire si ammazzi pure”, ecco, questa immagine di Chiesa non è “l’ospedale da campo” di cui parla Francesco. Bisogna accompagnare i processi culturali e sociali, per quanto ambigui, difficili e complessi possano essere» (A. Spadaro in Le periferie dell’umano, a cura di E. Belloni e A. Savorana, in corso di pubblicazione con la Bur).

L'immagine suggerisce un superficiale accostamento con la colonna di fuoco che guidò il popolo d'Israele che usciva dalla schiavitù in Egitto, ma la differenza è radicale. La colonna di fuoco dell'Esodo guidava gli Ebrei, non si limitava certo ad accompagnarli! Fuor di metafora, una cosa è un popolo disposto a fidarsi di Dio e lasciarsi guidare da Lui (trovando così la strada della propria libertà) e tutt'altro una Chiesa che “accompagna”, o meglio rincorre un mondo “diventato adulto” che ha comunque deciso di andare per la propria strada.

Una Chiesa che, nonostante tutti i discorsi sull'”uscire” e sulle “periferie esistenziali” ha di fatto rinunciato a indicare la strada, forse perché essa stessa ha smarrito la fede e l'ha sostituita con una filantropia generica e buonista, come già aveva rilevato il Cardinale Ratzinger in Rapporto sulla Fede.

Per questo l'immagine usata da Padre Spadaro mi sembra gravemente ambigua e fuorviante, specialmente nel momento attuale in cui il Sinodo sulla famiglia rischia di partorire esiti che si possono soltanto definire angosciosi.


Giovanni Romano

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