In queste ore durissime, nell'imminenza di feste natalizie piu` che mai a rischio per il fanatismo e la crudelta` dei terroristi islamici, sono state sollevate molte polemiche sulla decisione di divulgare i nomi e le fotografie di Luca Scatà e Christian Movio, i due agenti che hanno affrontato e ucciso a Sesto San Giovanni Anis Amri, il macellaio di Berlino. Averli tanto esaltati come eroi, si e` detto, li ha esposti sconsideratamente alle rappresaglie jihadiste.
Anche ammettendo che si sia trattato di un errore dovuto a imprevidenza o dilettantismo, sono polemiche sterili perche` ormai il danno e` fatto. E in ogni caso c'e` poco da dubitare che i terroristi sarebbero prima o poi venuti a sapere la loro identita` anche se non fosse stata rivelata. Non dimentichiamo come venne profanata la tomba di Francisco Javier Torrontera, un agente delle forze speciali spagnole caduto nell'assedio agli attentatori di Madrid nell'aprile del 2004 (vedi questo link).
Quello che preoccupa forse piu` delle rappresaglie islamiche e` questa atmosfera di pavidita` e di rassegnazione, quasi che avessimo a scusarci di avere eliminato un assassino per paura di attirarci addosso una vendetta che verra` comunque e che nessuna sottomissione varra` a evitare. Tanta vilta` morale finisce per sminuire il valore del gesto di chi ha affrontato e vinto il terrorista a rischio della propria vita.
Pur con tutti i rischi del caso, in un certo senso e` stato bene aver diffuso i volti e i nomi dei due agenti. E` stato un segnale inequivocabile di avvertimento ai terroristi: in Italia ci sono persone disposte ad affrontare la minaccia, che sono pronte a "metterci la faccia", uomini di fronte alle quali nessun jihadista puo` illudersi di cavarsela a buon mercato. Contrariamente a quel che pensava il borghesissimo Bertholt Brecht, un popolo ha bisogno di eroi, e ne ha bisogno piu` che mai ora, quando lo scopo preciso dei terroristi e` quello di renderci muti, spaventati, disposti a nascondere la nostra identita` e le nostre convinzioni, gia` schiavi nello spirito in attesa di essere incatenati anche nel corpo. Come ha scritto quasi profeticamente l'agente Scatà, "la paura e` una reazione, il coraggio e` una scelta". Reagire e` il primo passo per liberarci dalla soggezione e dalla sottomissione.
Per questo il mio ringraziamento personale, e quello di milioni di italiani non ancora rimbambiti dal buonismo, va a Luca Scatà e Christian Movio con i migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!
Giovanni Romano