domenica 27 marzo 2005

Ora legale: una vessazione inutile e bugiarda

Confesso di appartenere alla schiera di coloro che non amano l'ora legale, ai quali non sorride affatto il pensiero di doversi alzare un'ora prima per coricarsi un'ora dopo.

Intendiamoci: tutti i sistemi per misurare il tempo sono "ore legali". Ida Magli scriveva che è l'uomo, con le feste, i riti, la misurazione del tempo, che cerca di dare il senso a quello che altrimenti sarebbe uno scorrere indifferenziato.

Lasciamo da parte la domanda sul perché l'essere umano sente questo bisogno di differenziare il tempo e di dargli un significato e concentriamoci su una risposta più pratica. Tutte le ore sono convenzionali, è vero, ma quella "solare" è più rispettosa dei ritmi dell'uomo e della natura.

Tanto per cominciare, almeno nei primi tempi alzarsi un'ora prima ci ributta nel buio e nel freddo, come ben sa chi va a lavorare la mattina presto. Inoltre, prolungare artificialmente la giornata induce stanchezza e irritabilità.

Per addolcire la pillola ci viene detto che con questo sistema "si risparmia energia energia e denaro". Quanta energia e quanto denaro, precisamente? 620 milioni di kilowattore (ma quanti ne consumiamo in una sola settimana?) e 62 milioni di Euro. 62 milioni, in vecchie lire, fanno 120 miliardi di lire circa. Ma quanto costano a noi contribuenti le sole spedizioni dei nostri soldati all'estero nel giro di un mese, Iraq escluso? Non sarebbe meglio risparmiare su queste voci, e non sulle spalle dei cittadini? Inoltre, di questi pretesi "risparmi" le famiglie italiane non vedranno nemmeno un centesimo. Al contrario, sono già in cantiere gli ennesimi aumenti delle bollette di luce e gas.

Vi è infine una ragione per così dire culturale che non mi fa accettare l'ora legale. Un sistema del genere è figlio di un'economia di guerra, della nevrosi da scarsità tipica del pensiero illuminista-utilitarista di derivazione anglosassone. Benjamin Franklin, l'"inventore" dell'ora legale, strepitava con il re di Francia perché la polizia sequestrasse tutte le candele, costringesse i bottegai ad alzarsi al canto del gallo, spegnesse i lampioni per le strade, e altre amenità. Tipico comportamento degli "illuminati" (è il caso di dirlo!) che per "convincere" della bontà delle proprie idee non trovano di meglio che farsi forti della polizia...

Qual è, in conclusione, il vero significato dell'ora legale, al di là delle bugie sul "risparmio"? Far capire al cittadino che è solo un oggetto di cui il potere può fare quello che vuole (compreso il tirarlo giù dal letto un'ora prima), e, ancora più a fondo, la pretesa dell'uomo di essere padrone e artefice del tempo, in spregio ai veri ritmi della natura.

Aveva ragione a questo proposito Hannah Arendt quando osservava che l'uomo moderno odia tutto ciò che viene dall'esterno, che gli viene semplicemente dato, e che non può manipolare. Non potendo ordinare al sole quando sorgere e quando tramontare, non resta che questo squallido espediente per illuderci di avere potere. A danno di noi stessi e della nostra salute.

Giovanni Romano

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