In occasione dell'ultimo attentato di Unabomber, il giudice Vittorio Borraccetti non si è peritato di affermare che la fiction "Ris", trasmessa di recente su Canale 5, avrebbe esaltato e gratificato il bombarolo, spingendolo a gesti sempre più audaci (cfr. l'intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera).
L'ipotesi è legittima, e io personalmente sarei portato a condividerla, anche se -guarda caso- è stata avanzata soltanto per una fiction di Mediaset.
Quello che mi colpisce è che se questa ipotesi fosse stata avanzata, poniamo, per spiegare un delitto a sfondo sessuale con la visione di film a forte contenuto erotico ("Eyes Wide Shut", per esempio, o "Ultimo tango a Parigi") ci sarebbe stata una sollevazione generale in nome della libertà di espressione e di stampa. Schiere di psicologi si sarebbero affrettate a spiegarci che no, questi film sono innocui, anzi benefici perché scaricano le pulsioni represse ecc. ecc. ecc. Due pesi e due misure, in nome del "politicamente corretto".
Sta' a vedere che alla fine il bombarolo è Berlusconi?
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