sabato 27 agosto 2005

“Adozione mite”: che roba è?

Durante il TG2 delle ore 13,00 di ieri (26 agosto) ho sentito parlare dell’iniziativa di un giudice barese che, sfruttando un comma poco noto della legge sull’affido, consente di fatto l’adozione ai single e alle coppie non sposate.

Dal cronista, ovviamente, non è venuta la minima critica a quello che sembra un escamotage piuttosto che un’opportunità. L’affido, se ben ricordo, è un istituto giuridico finalizzato a reinserire il minore nella sua famiglia di provenienza: la famiglia affidataria è chiamata a collaborare, non a sostituire i genitori naturali.

L’”adozione mite” stravolge tutto questo, perché la prospettiva di un’adozione viene a minare l’animus della collaborazione. Senza contare i danni che il minore può avere trovandosi in una famiglia monoparentale o costituita da una precaria convivenza.

Il legislatore avrà il coraggio di turare questa falla, e soprattutto di sbugiardare l'ennesimo termine zuccheroso che nasconde una realtà amara?

Giovanni Romano

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