venerdì 5 maggio 2006

Il Corano, la Croce, il bordello

Giovedì scorso, se ben ricordo, il TG 2 delle ore 13,00 trasmise un servizio, che definire di cattivo gusto è poco, sui preparativi che fervono nei bordelli di Monaco di Baviera per accogliere i tifosi degli imminenti campionati mondiali di calcio (si noti, tra parentesi, che l'evento ha attirato in città anche centinaia di prostitute "abusive", segno che legalizzare certi commerci non elimina affatto il malaffare. I narcofili prendano nota).

Uno dei più intraprendenti tra i tenutari di "case chiuse" aveva fatto installare all'ingresso un gigantesco cartellone: una donna in atteggiamento invitante, circondata dalle bandiere di tutti gli stati partecipanti alla kermesse sportiva. E' accaduto però qualcosa che il solerte imprenditore non aveva previsto: si sono presentati da lui alcuni giovani musulmani a volto coperto (evidentemente era gente del posto) e gli hanno intimato, pena la vita, di togliere o di oscurare le bandiere dell'Iran e dell'Arabia Saudita, perché entrambe recano impressi alcuni tra i più sacri versetti del Corano.

Il brav'uomo si è ovviamente affrettato a ubbidire. La telecamera della RAI ha ripreso infatti i "buchi neri" in corrispondenza delle due bandiere offese. Ma ha ripreso anche altre bandiere, quella svedese e quella norvegese ad esempio, che recano chiaramente l'insegna della Croce. Senza parlare della bandiera svizzera, di quella portoghese, della maltese, insomma di tutte le bandiere nate da una chiara origine cristiana. Per la Croce non si è mosso nessuno. Nessuno si è presentato, né incappucciato né a viso scoperto. Oso avanzare il dubbio che se si fossero presentati dei cristiani in atteggiamento non dico minaccioso ma risentito, la polizia sarebbe intervenuta subito. E poi, siamo realisti: quale tra i tiepidissimi cristiani nordeuropei avrebbe provato un moto d'indignazione? E se anche l'avessero provato, probabilmente si sarebbero subito autocensurati per la loro "intolleranza".

Che dire? Le conclusioni sono ovvie. I giovani musulmani non hanno nemmeno pensato a rivolgersi a un giudice, anche perché quello che volevano dimostrare era di avere il controllo del quartiere e soprattutto quanto fosse "superiore" l'islam verso i disprezzati kafir, gli infedeli cristiani e occidentali.

Certo, nessuno gli contesta il diritto di difendere l'onorabilità della loro religione, ma lascia amareggiati il modo in cui l'hanno fatto, e ancor più l'indifferenza assoluta dei cristiani, che hanno visto letteralmente prostituire la Croce senza alzare un dito.

Giovanni Romano

2 commenti:

Snoskar ha detto...

Una breve nota di soddisfazione: sia la tanto reclamizzata casa chiusa aperta per i mondiali, sia quelle già presenti a Berlino e nelle altre città dei mondiali, hanno registrato un sensibile calo degli affari. I tifosi si sono concentrati sul calcio, sulle pittoresche esibizioni per strada, sull'alcool, ma rispetto a Bacco e tabacco è stata Venere ad avere la peggio! Qualche effetto positivo il mondo del pallone comunque lo genera.

La voce dal vicolo ha detto...

Perfettamente d'accordo, grazie per l'osservazione!