Buona lettura, e meditate attentamente,
Giovanni Romano
Questa mattina mi è capitato fra le mani un foglietto con una poesia che mi ha colpita, ma che nel contempo mi ha lasciato non poche perplessità.
Ecco il testo:
«Non dire Padre se ogni giorno non ti comporti da figlio.
Non dire nostro se vivi isolato nel tuo egoismo.
Non dire che sei nei cieli se pensi solo alle cose terrene.
Non dire sia santificato il tuo nome se non lo onori.
Non dire venga il tuo regno se lo confondi con il tuo successo materiale.
Non dire sia fatta la tua volontà se non l'accetti quando è dolorosa.
Non dire dacci oggi il nostro pane quotidiano se non ti preoccupi della gente che ha fame, che è senza cultura e mezzi per vivere.
Non dire rimetti a noi i nostri debiti se conservi rancore contro tuo fratello.
Non dire non indurci in tentazione se hai intenzione di continuare a peccare.
Non dire liberaci dal male se non prendi posizione contro il male.
Non dire amen se non prendi sul serio le parole del Padre Nostro!»
Il testo è suggestivo, fa riflettere e suscita emozioni.
A me verrebbe piuttosto da parafrasarla così:
«Dico Padre proprio perché vorrei comportarmi da figlio, ma ogni giorno distolgo lo sguardo da Te.
Dico nostro perché ho bisogno che Tu mi liberi dall’isolamento nel mio egoismo.
Dico che sei nei cieli perché se dipendesse da me penserei solo alle cose terrene.
Dico sia santificato il tuo nome perché con le mie sole forze non so onorarTi.
Dico venga il tuo regno perché altrimenti finisco con desiderare solo il mio successo materiale.
Dico sia fatta la tua volontà perché ho una paura maledetta della sofferenza, e senza il Tuo aiuto non potrei mai accettare le circostanze quando sono dolorose.
Dico dacci oggi il nostro pane quotidiano perché senza di Te non riuscirei nemmeno ad accorgermi della gente che ha fame, che è senza cultura e mezzi per vivere.
Dico rimetti a noi i nostri debiti perché il mio sforzo non basta quando mi ringhia dentro il rancore contro mio fratello.
Dico non indurci in tentazione perché senza la Tua Presenza non farei altro che continuare a peccare.
Dico liberaci dal male perché da sola non ho il coraggio di prendere posizione contro il male.
Dico amen perché prendo sul serio il mio viscerale bisogno di Te»