lunedì 18 maggio 2009

Notre Dame University - Il giorno della vergogna

Il circo mediatico che accompagna sempre Obama ha cercato di trasformare la laurea honoris causa in un suo successo, ma non ha potuto ignorare le contestazioni anche forti che il presidente ha ricevuto. Cosa è successo, in realtà? Che Obama ha potuto tirare fuori tutta la sua retorica buonista senza concedere nulla alle ragioni dell'altra parte. Mai una volta, nel suo discorso, ha usato l'espressione "difesa della vita". Ha parlato di "gravidanze indesiderate", senza accennare che i bambini sono esseri umani e che, chissà, potrebbero anche essere un dono. Ha detto che tutti dovrebbero collaborare per ridurre il numero degli aborti, ma questo era stato detto pari pari per giustificare l'introduzione della legge 194 in Italia oltre quarant'anni fa. E ci siamo ritrovati con milioni di nati in meno.

Quando Obama ha parlato mi è sembrato di rivivere il bellissimo racconto di Vladimir Solov'ev sull'Anticristo. L'Anticristo si presenta come il campione della tolleranza, della pace, della fraternità, dell'amore universale. Ma non sopporta il nome di Cristo, la sua signoria sugli uomini e sulla storia lo fa impazzire di rabbia. Lui solo, l'Anticristo, vuole essere adorato. Lui solo è buono, anzi buono più di Cristo perché dà ragione a tutti, non gl'interessa la "discriminazione" tra buoni e cattivi, tra quelli che difendono la vita e quelli che la distruggono, tra quelli che riconoscono la verità e quelli che la manipolano.

Una vittoria di Obama? A livello mediatico forse, ma anche il giorno della vergogna per la Notre Dame University, che si è contrapposta sempre più ostinatamente al Magistero della Chiesa in nome di una presunta "libertà accademica". Una "libertà" che si riduce a dire ai mass media che gli piace sentirsi dire, scandalizzando e demoralizzando i semplici fedeli. E qui "semplici" non significa "ignoranti", ma gente che non si fa ingannare dai luoghi comuni né dalla retorica. E' stata proprio una "traison des clercs", nel senso letterale della frase, e una spaccatura molto grave tra i fedeli e il magistero da una parte, gli intellettuali "cattolici" (sic!) dall'altra.

Lo schiaffo, ovviamente, non è stato tirato solo alla gerarchia cattolica americana, ma molto più in alto, al Papa stesso. E probabilmente servirà d'incoraggiamento anche a tanti "cattolici adulti" di tutto il mondo e in particolare in Italia.

Nessuna religione in questo momento è tanto odiata e combattuta come il cattolicesimo. Segno, forse, che è l'unica vera.

Giovanni Romano

2 commenti:

agapetòs ha detto...

L'anticristo di Solovev non sopporta il nome di Cristo? Mi è venuto un colpo! Leggi qui e guarda quiE grazie per il blog
Giovanni

La voce dal vicolo ha detto...

Hai ragione! E pensare che io stesso, sul mio profilo Facebook, avevo fatto riferimento alla vicenda del monogramma di Cristo censurato dalla Georgetown University. Avevo appreso la notizia dal sito www.catholicnewsagency.com .