“Portano occhiali eccessivi, montature allusive, sembrano professoresse di certi film pornografici che a un tratto, senza preavviso, si rivelano” (Franco Battiato parlando delle ministre italiane, su “OGGI” 27 luglio 2011).
Un moralista si tradisce sempre quando descrive un po' troppo intimamente, un po' troppo da vicino il vizio che intende condannare. Come poteva essergli venuto in mente il paragone coi film pornografici, se molto probabilmente non li avesse visti lui stesso? Quanto a me, il massimo del paragone che la Gelmini mi ha suscitato è Arisa.
Una frase tanto meschina (vorrei vedere se avrebbe avuto il coraggio di dire altrettanto di eventuali ministre della sinistra!) condanna non tanto il suo bersaglio quanto l'ipocrisia pruriginosa di chi l'ha pronunciata.
Giovanni Romano
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