sabato 4 gennaio 2014

Bellezza, una parola dimenticata

Il 1° gennaio, se ben ricordo, la presidentessa della Camera Laura Boldrini ha assistito a un concerto di musica jazz con la partecipazione della giovanissima ma già affermata sassofonista cilena Melissa Aldana. Intervistata da Radio 3 sulle sue impressioni della manifestazione, ha risposto: "Bellissima! Ecco cos'è la musica: è meticciato, è mescolanza, è contaminazione!".

Apprezzo la passione della presidentezza Boldrini per il jazz, ma mi chiedo se i nostri politici, tranne qualche lodevole eccezione, debbano per sempre e comunque parlare per luoghi comuni e frasi fatte. Perché lei non ha detto semplicemente che la musica è bellezza? Né il meticciato né una esasperata "purezza" sono dei valori in sé. È l'artista che attinge liberamente al suo vissuto e al repertorio di esperienze di altri artisti per creare un prodotto inconfondibilmente suo, che può benissimo essere debitore a un'infinità di stili, ma si impone come un'esperienza nuova, una nuova scoperta, una parola mai detta prima che raggiunge e tocca tutti. Nell'arte la bellezza è data dal punto di arrivo, non dall'accumularsi del materiale di partenza.

Giovanni Romano

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