venerdì 25 dicembre 2009

Lettera ad Avvenire dopo l'aggressione al Papa

Caro Direttore, cara Redazione,

offro le mie preghiere per Sua Santità e il Card. Etchegaray dopo l’insensata aggressione di stanotte. Non bastava più attaccare la presenza pubblica della Chiesa in Italia. Non bastava più censurare o proibire il Crocifisso e il Presepe. Ora è Cristo stesso che viene aggredito nella persona dei Suoi ministri.

Quel che è accaduto mette in luce quanto sia grave la responsabilità di chi, dalla gente di spettacolo ai politici, dai registi agli operatori dei media, fomenta una mentalità di odio e di irrisione contro la Chiesa e i cristiani. Ma al tempo stesso fa scoprire qualcosa di più profondo. Non è tacendo la verità su un mondo impazzito e crudele che i cristiani salvano il mondo, ma lo salvano quando lo abbracciano nella persecuzione rifiutandosi di odiare, amando il mondo fino al sacrificio come ha fatto Cristo, che non ha scansato di nascere in tempi non meno cinici e violenti dei nostri.

Preghiamo davvero per il Papa, per tutti i cristiani perseguitati (e tra questi ormai potremmo esserci anche noi), perché persino la violenza e l’odio ci facciano riscoprire quanto è preziosa e grande l’eredità di amore che ci è stata consegnata.

Buon Natale,

Giovanni Romano

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