E' stato assassinato il direttore di una banca sarda che l'anno scorso sventò a fucilate una rapina. Mi sembra la notizia più triste della giornata. "Il Giornale" se l'è sbrigata con un frettoloso trafiletto, come se la morte di un cittadino coraggioso fosse qualcosa di scontato e normale. Intanto la malavita impone la sua legge, la vera legge che è quella del terrore. E' l'ennesima dimostrazione di quanto mentisse Victor Hugo: il vero crimine non nasce dalla miseria, e in fondo il denaro non gl'interessa se non come mezzo. Il vero fine del criminale è imporsi sugli altri, e per questo sarebbe disposto persino a rimetterci.
Quello che mi disgusta è che quasi certamente non ci sarà nessun presidente della repubblica che lo commemorerà, mentre quando i carabinieri ammazzarono -per errore, poi- un bulletto che si dava arie da boss, poco ci mancò che Ciampi gli facesse l'elogio funebre.
E delle istituzioni come queste si aspettano collaborazione dai cittadini?
Quello che mi disgusta è che quasi certamente non ci sarà nessun presidente della repubblica che lo commemorerà, mentre quando i carabinieri ammazzarono -per errore, poi- un bulletto che si dava arie da boss, poco ci mancò che Ciampi gli facesse l'elogio funebre.
E delle istituzioni come queste si aspettano collaborazione dai cittadini?
Giovanni Romano
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