Il TG2 delle ore 13 di domenica 4 settembre scorso si è reso colpevole di una grave manipolazione delle parole che il Card. Bagnasco ha pronunciato alla Summer School della fondazione Magna Charta e dell'associazione Italia protagonista. Sono state riportate alcune frasi della sua “lectio magistralis”, ma in maniera gravemente mutilata e fuorviante. Il servizio del TG2 ha trasmesso queste parole del Cardinale:
Qualcuno, oggi, vorrebbe che la Chiesa tacesse perché ogni sua parola viene giudicata come un’ingerenza nelle questioni pubbliche e politiche. Vorrebbe che rimanesse in sacrestia. La preghiera – si pensa - in fondo non fa male a nessuno e la carità fa bene a tutti. Francamente, mi sembra che si usino due pesi e due misure.
Detto così, il discorso suona un po' strano. L'ultimo periodo pare scollegato rispetto a quelli che lo precedono. E infatti, leggendo il testo scritto dell'intervento, mi sono accorto della sconcertante manipolazione operata dal Telegiornale, che ha brutalmente tagliato le frasi più significative e “scomode” del passaggio. Le riporto in neretto:
Qualcuno, oggi, vorrebbe che la Chiesa tacesse perché ogni sua parola viene giudicata come un’ingerenza nelle questioni pubbliche e politiche. Vorrebbe che rimanesse in sacrestia. La preghiera – si pensa - in fondo non fa male a nessuno e la carità fa bene a tutti. In altri termini, si vorrebbe negare la dimensione pubblica della fede concedendole la sfera del privato. E’ singolare , però, che a tutti si riconosca come sacra la libertà di coscienza, mentre dai cattolici si pretenda che prescindano dalla fede che forma la loro coscienza. I Pastori, poi, si vorrebbe che tacessero salvo che dicano cose gradite alla cultura che appare dominante perché ha potere di parola; in caso diverso, spesso si grida all’ingerenza. Francamente, mi sembra che si usino due pesi e due misure.
È stato un episodio gravissimo, non si è esitato ma manipolare l'audio e il video con un taglio arbitrario che ha completamente stravolto il discorso del Cardinale. Cosa possiamo aspettarci noi cattolici da un servizio “pubblico” degno dei peggiori aspetti di 1984?
Giovanni Romano
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