domenica 19 febbraio 2006

Il vento del deserto islamico

Soffia un vento di paura, un gelo di morte. L’islam sembra essersi nuovamente lanciato nella sua folle corsa per la conquista del mondo. Si uccidono i cristiani in Nigeria, in Turchia, nelle Filippine, e l'Occidente che ha rinnegato le radici cristiane sembra immobile,, paralizzato come sotto lo sguardo di un serpente maligno.

Si è parlato molto, e giustamente, del martirio di Don Santoro in Turchia. Quasi nessuno però, nemmeno nella Chiesa, ha citato il caso dei sette martiri filippini assassinati dal gruppo Abu Sayaf. Prima di ucciderli, hanno chiesto –agli adulti almeno- se fossero cristiani o musulmani, e tutti loro si sono dichiarati cristiani. Forse non avevano alternative, probabilmente non conoscevano la shadada (la dichiarazione di adesione alla fede islamica), fatto sta che messi alle strette, con la morte in faccia, nessuno ha rinnegato. Anche loro dovrebbero essere ricordati come martiri di una lista che si fa sempre più lunga.

L’arma contro la rabbia islamica sta nella preghiera, non nelle magliette di Calderoli.

Giovanni Romano

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