Stamane, in una trasmissione su Radio1 RAI, una giornalista ungherese denunciava la "censura sulla stampa" che sarebbe stata istituita nel proprio paese. Comprendo tanta indignazione. Ai suoi occhi, come a quelli dell'eurocrazia al potere, il governo Orban ha tre gravissime colpe:
- Ha fatto esplicito riferimento alle radici cristiane del paese nella sua Costituzione;
- Sempre nella sua Costituzione, ha solennemente proclamato il diritto alla vita del concepito;
- Ha un governo democraticamente eletto.
Ma quella giornalista mentiva sapendo di mentire. Proprio oggi Reporters Sans Frontières ha pubblicato la mappa della libertà di stampa nel mondo, ripresa anche dal Daily Mail, che ha segnalato con preoccupazione una diminuzione della libertà di stampa negli USA e in Gran Bretagna.
Quello che c'interessa qui è però la tabella allegata alla mappa con la graduatoria mondiale di tutti i paesi. E si fanno scoperte sconcertanti, non certo lusinghiere per l'Italia che si piazza al 61° posto, addirittura dopo la Bosnia-Erzegovina, e ben al di sotto dell'Ungheria (40° posto).
Cliccando per ingrandire l'immagine, si nota a colpo d'occhio che l'Ungheria è colorata di giallo (situazione "soddisfacente" anche se non proprio ottimale) mentre l'Italia scivola verso l'arancione ("Notevoli problemi"). Da notare che Reporters Sans Frontières non ha mai fatto sconti a nessuno. E nonostante questo la nostra stampa ha il coraggio di criticare il governo Orban!
Fino a che punto di mistificazione siamo arrivati! Basterebbe questo solo esempio a far capire quanto la nostra stampa, e in particolare quella di sinistra, è asservita ai veri poteri forti, e quale brutale schiacciamento di un paese libero si sta organizzando in queste ore da parte della cricca laicista di Bruxelles.
Giovanni Romano
2 commenti:
Grazie, Giovanni.
Una boccata d'aria pura e libera nel tanfo perbenista e falsamente libertario che esala dai quotidiani sproloqui di tante, tantissime marionette ( dal quiurinale -- giuoco di parole -- ai presunti governanti e ministranti e ai varii parolai dell'etere e della cartaccia stampata ) che presumono d'ammaestrarci, quando son proprio loro che, a bella posta, sono state ammaestrate.
Pensare che ci batte persino Haiti, al 52° posto! Ma noi (o meglio, la stampa "politicamente corretta") siamo gli onesti, noi siamo i democratici, noi siamo gli "illuminati"... e abbiamo la stampa più conformista d'Europa!
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