Molto opportunamente, un editoriale di "Avvenire" qualche giorno fa notava che l'ostilità dei musulmani al Presepe spesso è una scusa da parte di insegnanti laicisti per sfogare la lro ostilità contro la Chiesa. Posso confermarlo con un'esperienza diretta: l'anno scorso, due mie alunne musulmane collaborarono senza problemi, e senza alcuna pressione da parte nostra, alla preparazione di bellissimi presepi.
Ma resta ugualmente il problema di quanto siano numerosi, e mediaticamente agguerriti, gli insegnanti italiani che prendono a pretesto l'arrivo di alunni musulmani per togliere di mezzo il Presepe. Reduci frustrati del '68, e i cascami loro allievi? Cristiani idiotamente "buonisti"? Semplici fifoni che tacciono per amor di quieto vivere? Probabilmente tutte e tre le cose. Ma il Presepe è diventato un'astrazione soprattutto per noi "cattolici" italiani.
Quest'anno ad esempio nella mia scuola il Presepe non si farà. E non per una accresciuta presenza islamica (è addirittura diminuita), semplicemente per disinteresse, perché nessuno si è prestato per montarlo, e le offerte dell'anno scorso si sono rivelate troppo scarse per rifarlo grande e bello com'era.
Non incolpiamo dunque i musulmani, ma la nostra ignavia e il nostro disincanto, magari mascherato di attivismo equosolidale.
Ma resta ugualmente il problema di quanto siano numerosi, e mediaticamente agguerriti, gli insegnanti italiani che prendono a pretesto l'arrivo di alunni musulmani per togliere di mezzo il Presepe. Reduci frustrati del '68, e i cascami loro allievi? Cristiani idiotamente "buonisti"? Semplici fifoni che tacciono per amor di quieto vivere? Probabilmente tutte e tre le cose. Ma il Presepe è diventato un'astrazione soprattutto per noi "cattolici" italiani.
Quest'anno ad esempio nella mia scuola il Presepe non si farà. E non per una accresciuta presenza islamica (è addirittura diminuita), semplicemente per disinteresse, perché nessuno si è prestato per montarlo, e le offerte dell'anno scorso si sono rivelate troppo scarse per rifarlo grande e bello com'era.
Non incolpiamo dunque i musulmani, ma la nostra ignavia e il nostro disincanto, magari mascherato di attivismo equosolidale.
Giovanni Romano
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