lunedì 19 febbraio 2007

Tieni le luci accese contro i nuovi oscurantisti!


E' notizia di questi giorni l'iniziativa "M'illumino di meno" promossa con l'intento di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sull'emergenza del risparmio energetico. Il sito di RAI2, uno dei più importanti sponsor dell'iniziativa, riportava entusiasta la notizia che tra le 18,00 e le 18,05 era stato rilevato "un minor assorbimento di potenza sulla rete nazionale per circa 300 Megawatt, equivalente al consumo di 5 milioni di lampadine".

Cifre di tutto rispetto, non c'è che dire. Tuttavia credo che impallidiscano, e di molto, di fronte a un'altra emergenza ben più grave, di cui nessuno parla perché "politicamente scorretta". Cito un articolo di Andrea Miglioranzi sulla catastrofe della famiglia in Gran Bretagna, e i costi non solo sociali, ma anche economici che il fenomeno sta comportando. Se poi le cose andranno come vogliono Prodi, Bindi & C, questa diventerà a breve termine anche una nostra emergenza:

Oggi in Inghilterra il 15% dei bambini nascono e crescono senza avere accanto uno dei due genitori, solitamente il padre. Il loro numero è in costante aumento.

I livelli di comportamento antisociale e di delinquenza sono più alti nei figli di famiglie separate che in quelli di famiglie non separate.Il 70 per cento dei giovani identificati come responsabili di atti di violenza provengono da famiglie con un solo genitore.Tra i diciassettenni che vivono senza un genitore è più altro il rischio di bere alcolici con cadenza almeno settimanale (di 1,3 volte) e di drogarsi (1,5 volte).

Su un campione di 2.447 adulti, quelli cresciuti con un solo genitore hanno avuto più fallimenti scolastici, più problemi di tossicodipendenza e di alcolismo, seri problemi di indebitamento e/o di disoccupazione e di dipendenza dall'assistenza pubblica.

I contribuenti britannici pagano ogni anno oltre 20 miliardi di sterline, pari a 30 miliardi di euro, per coprire i costi economici causati dalla disgregazione familiare. [E questo solo in Inghilterra!, N.d.R.]

Le politiche fiscali sono corresponsabili della situazione: genitori appartenenti a categorie a basso reddito rischiano di essere fortemente penalizzati se risultano uniti da un legame ufficiale. In altre parole: volendo agevolare le famiglie composte da un solo genitore, il fisco ha finito per rendere economicamente sconveniente il matrimonio, incoraggiando così la creazione di legami alternativi. Ma il crollo dei matrimoni, come visto, nel medio periodo ha causato alti costi, sociali ed economici.

Mi sorge un dubbio: piuttosto che spegnere le luci, non si risparmierebbe di più se si tenessero accese le coscienze?

Giovanni Romano

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