domenica 5 agosto 2007

Battiato, o dell'arte di scaricarsi la coscienza


Gli antimilitaristi amano dire che ogni esercito è perfettamente addestrato per combattere... la guerra precedente. Ma molti di loro non si accorgono di una imbarazzante somiglianza del loro modi di pensare con quello dei loro avversari. In un certo senso, anche i pacifisti sono perfettamente attrezzati per combattere… la dittatura precedente, che già la storia ha condannato (spesso con mezzi tutt’altro che pacifici), e non si accorgono mai delle nuove, più insidiose forme di dittatura che sopravvengono sotto i loro occhi.

Questo mi è stato particolarmente chiaro domenica 29 luglio scorso. Il TG2 aveva dato notizia dell’ultimo concerto di Battiato. Veramente bello, non c’è che dire. Ma quando il grande cantautore ha concluso con l’alato appello a “dire no a ogni dittatura”, e la folla ha entusiasticamente applaudito, non ho potuto trattenere un sorriso ironico. Forse che una dittatura si è mai esplicitamente presentata come tale? Nessun dittatore ha mai rivendicato apertamente di aspirare al potere nudo e crudo, ma sempre “la salvezza della patria”, “il benessere della nazione”, “la difesa della rivoluzione proletaria” e quant’altro.

E forse le dittature si presentano tutte allo stesso modo, con parate, uniformi, slogan, ceffi apertamente riconoscibili? E poi, anche quando una dittatura odierna ha queste caratteristiche (pensiamo al mascherone di Chavez o a quello di Mugabe) anche in quel caso i pacifisti da concerto (in pratica, la quasi totalità) il più delle volte tacciono come mummie.

Non parliamo poi quando la dittatura odierna, quella vera, di cui Battiato non parla, si presenta non con le parate, le marce, gli slogan, ma con il volto benevolo e “mite” della “tolleranza-aperta-a-tutti”. A tutti i violenti e i prepotenti, beninteso. Non ai cristiani. Ecco perché si vieta alle ragazze cristiane di portare il Crocifisso o l’anello di castità, mentre ci si piega servilmente al velo islamico o al turbante Sikh , alla Vacca Sacra o a quello che volete voi.

Battiato probabilmente ci vuole mettere in guardia solo contro le dittature vecchio stile, quelle del manganello e della faccia feroce, anche se quando arrivano davvero sono pochi quelli che hanno il coraggio di opporsi. Ma non può, e forse nemmeno vuole, metterci in guardia contro la forma peggiore e più strisciante di dittatura, quella oggi realmente pericolosa, l’autocensura, la rassegnazione di fronte alla violenza e la complicità con la menzogna mediatica. Sono queste le sbarre invisibili della prigione che già ci stiamo costruendo, e contro le quali occorre un coraggio ben superiore che applaudire tutti insieme allo stadio, ben lontani da ogni pericolo.

Giovanni Romano

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